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Il Palio di Siena

Tutto quello che c’è da sapere

Il Palio di Siena è la corsa di cavalli storica più famosa d’Italia, ma non è una manifestazione organizzata a scopo turistico: è la vita del popolo senese nel tempo e nei diversi suoi aspetti e sentimenti. Scopriamo insieme tutte le sue caratteristiche!

I Giorni del Palio
Il Palio non è un evento limitato alla corsa di cavalli del 2 luglio e 16 agosto: con i Giorni del Palio si intende infatti il periodo di 4 giorni che inizia con l’assegnazione dei cavalli e culmina con la corsa (29/6 – 2/7 e 13/8 – 16/8), nel quale si concentra la maggioranza degli eventi palieschi, ma per i Senesi si può dire che il Palio duri tutto l’anno. Infatti, i festeggiamenti iniziano subito dopo la fine della gara con la consegna del Palio, ma da lì in poi ogni occasione sarà buona per ricordare alla città la vittoria conquistata sul Campo, fino all’autunno, quando, tra il mese di settembre e i primi giorni di ottobre, nel rione vittorioso addobbato a festa, si svolgerà la “cena della vittoria” a cui parteciperanno migliaia di contradaioli e, al posto d’onore, il cavallo vittorioso, vero e proprio vincitore della gara.

Cosa accade nel primo giorno di Palio (29/6 e 13/8)
Nella mattinata si svolge la cosiddetta Tratta: vengono presentati una trentina di cavalli, tra i quali i Capitani delle Contrade, ne scelgono 10 in seguito a delle corse di prova che verifichino la loro adattabilità al percorso della Piazza del Campo.
Questi 10 cavalli verranno poi assegnati a sorte alle 10 Contrade che parteciperanno al Palio. Nel tardo pomeriggio viene corsa la prima prova, alla quale ne seguiranno altre 4 nei giorni seguenti, fino alla quinta, detta “Prova Generale”, prevista per il giorno precedente il Palio (1/7 e 15/8). Si può assistere alle varie prove presentandosi fino a un quarto d’ora prima per le prove del mattino (ore 8,45) e fino a mezz’ora prima per quelle della sera (19,15 per le prove serali di luglio e 18,45 per quelle di agosto).

Cosa accade il giorno della corsa
Al mattino viene corsa la sesta e ultima prova, detta Provaccia, preceduta dalla cosiddetta Messa del Fantino, celebrata nella Piazza del Campo. Nel primo pomeriggio, nella chiesa di ciascuna Contrada partecipante, avviene la benedizione del Cavallo alla quale si può assistere provando a chiedere il permesso di entrare (che può essere concesso o meno, a seconda della situazione). Qualora si riesca ad entrare, va tenuto presente che si tratta di un momento particolarmente delicato e sentito: è richiesto ASSOLUTO SILENZIO ed è VIETATISSIMO L’USO DEI FLASH. Alla fine della benedizione del Cavallo e del fantino NON si deve applaudire.
Al termine della benedizione, le comparse in costume di ciascuna Contrada si recano alla Prefettura (vicino al Duomo) da dove parte il Corteo Storico alla volta della Piazza. Quindi in Piazza si svolgono un’esibizione dei carabinieri a Cavallo, poi il Corteo Storico (2 ore circa) e infine la Carriera, ovvero la corsa del Palio.

La Carriera
Allo scoppio del mortaretto i cavalli escono dall’Entrone. Ad ogni fantino viene consegnato un nerbo di bue con il quale potrà incitare il cavallo o ostacolare gli avversari durante la corsa. Quindi si procede all’avvicinamento verso la “mossa”, ossia il punto di partenza, dove sono stati tesi due canapi tra i quali saranno chiamati ad allinearsi cavalli e fantini. L’ordine di entrata è stabilito dalla sorte, infatti le Contrade vengono chiamate secondo l’ordine di estrazione, deciso segretamente e declamato ad alta voce dal mossiere. Nella Piazza regna l’assoluto silenzio. La decima e ultima, entrerà invece di “rincorsa” quando lo riterrà più opportuno, decidendo così il momento della partenza. Se la partenza non sarà valida, uno scoppio del mortaretto fermerà i cavalli. Quest’ultimi dovranno compiere tre giri di pista per circa 1000 metri e solo al primo arrivato sarà riservata la gloria della vittoria. Chi vince è comunque il cavallo, infatti può arrivare anche “scosso”, ossia senza fantino.

Cosa accade subito dopo la corsa del Palio
Il popolo della Contrada vincitrice porta il palio, detto Drappellone, alla chiesa di S. Maria in Provenzano (a luglio) o al Duomo (ad agosto) per il ringraziamento alla Madonna; quindi lo porta nella propria Contrada e poi ripetutamente in giro per la città, accompagnato da canti, tamburi e bandiere.

Quando entrare nella Piazza
Il giorno del palio la piazza chiude un’ora e un quarto prima dell’uscita dei cavalli dall’Entrone (ore 19,30 a luglio e ore 19 ad agosto). È raccomandato entrare in piazza entro le 16,15 per il palio di luglio ed entro le 15,45 per il palio di agosto ma qualora la piazza si riempia prima di quell’orario verrà chiusa. Per la grandissima calca che si viene a creare, una volta entrati in Piazza, è abbastanza problematico uscirne prima dello svolgimento della corsa, per cui è bene valutare attentamente l’opportunità di entrare o meno e farlo solo se si è decisi ad assistere al Palio fino in fondo, e se si e preparati a sopportare il solo e il caldo per oltre tre ore.

A che ora è prevista la corsa del Palio
Alle 19,30 a luglio, alle 19 ad agosto. La partenza effettiva può avvenire anche molto più tardi nel caso si protraggano a lungo le operazioni della Mossa.

E se piove il giorno del Palio?
Se piove il giorno del Palio la corsa non avrà luogo, soprattutto per salvaguardare l’incolumità dei Cavalli e dei fantini. Apparirà la bandiera verde sul Palazzo Pubblico e la corsa sarà rimandata al giorno successivo.

Quanto si paga per assistere al Palio?
Assistere al Palio dall’interno della Piazza non costa nulla. La forma della Piazza, a conchiglia, favorisce una discreta visuale anche alle persone non troppo alte. I senesi generalmente vanno in Piazza e anche per questo lì si vivono le maggiori emozioni. Se invece si opta per vedere la corsa dai palchi, dalle terrazze o dalle finestre, allora si paga.

E i bambini?
In Piazza, i bambini sotto ai 12 anni di età non sono ammessi il giorno del Palio. Sopra i 12 anni accesso consentito accompagnati da un adulto.

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